VEGATRON di Amon114 e Isotta 72
il link all'opera: https://gonagai.forumfree.it/?t=47146402Racconto a quattro mani che narra circa otto anni di storia Fleediana.
L'organizzazione della Nebulosa del Centauro, all'interno della quale Fleed ed Altair2 sono i perni economico-politici.
Un subdolo Re Vega che comincia ad acquistare peso e potere. Il tentativo di arginarne l'ascesa dei Re di Fleed e di Altair2.
La progettazione e la costruzione di Grendizer, l'addestramento di Duke, i giochi politici delle parti, la vita della famiglia reale, un Duke che cresce e diventa pian piano l'eroe che tutti conosciamo, un cammino verso il tragico e tristissimo epilogo.
Approfondimento:
il "nostro" GrendizerNella stesura del racconto ci siamo riservati una "licenza poetica" reinterpretando le caratteristiche di Grendizer.
Grendizer è dotato di una forma embrionale di coscienza: il cervello artificiale di Grendizer funziona come quello umano, la "scintilla" scocca nei suoi neuroni attraverso la stimolazione degli esp del pilota, ed il software che lo programma simula una primordiale capacità "critica" del robot, che è in grado di analizzare la situazione, ed agire secondo determinate regole, impostate nel suo cervello artificiale.
Si tratta della trasposizione in Grendizer del concetto di cervelli positronici dei robot di Asimov, che agiscono seguendo le famose
Tre regole della robotica, più la
Legge "zero" che è quella che consente ad un robot di essere una macchina offensiva.
Le riporto di seguto per maggior chiarezza:
1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno. Purché questo non contrasti con la Legge Zero
2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Legge Zero e alla Prima Legge.
3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Legge Zero, la Prima Legge e la Seconda Legge.
La legge zero:0. Un robot non può recare danno all'umanità, né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, l'umanità riceva danno.
La Legge zero permettte di fatto che un robot possa recar danno ad un essere umano se questo ha come fine ultimo la difesa dell'umanità, mettendo quindi davanti al bene del singolo il bene della comunità. Questo è l'escamotage per poter programmare una macchina all'utilizzo di elementi difensivi.
Come viene detto a più riprese nel racconto, Grendizer è programmato per difendere se stesso ed il pilota, e fugge con Duke seguendo questo principio, dopo aver calcolato le probabilità di sopravvivenza in caso di scontro. In poche parole, è in grado di scegliere il male minore.
Allo stesso modo, diciamo a più riprese che Grendizer non è uno strumento di offesa fine a se stessa, ma reagisce per difendere ( legge zero)
Il cervello positronico è invece un dispositivo immaginario ideato da Asimov come componente fondamentale del cervello di un robot, il cui pensiero consiste in un flusso fulmineo di positroni. Il loro software ha come capisaldi le Tre leggi della robotica.
I positroni sono delle anti-particelle, l'antitesi degli elettroni, osservate sperimentalmente in laboratorio pochi anni prima che Asimov scrivesse i suoi racconti. La reazione tra le due particelle (positrone ed elettrone) ha come conseguenza l'annichilimento della materia, che nella visione di Asimov avrebbe dovuto portare i lettori ad immaginare una sorta di scintilla assimilabile a quella che nel pensiero umano si verifica nei neuroni.
Vegatron (Isotta e Amon114)
Rècit à quatre mains qui raconte huit ans d'histoire d'Euphor.
L'organisation de la nébuleuse du Centaure, dont Euphor et Altair2 sont les pivots politique et économique.
Un sournois roi Vega commence à gagner poids et pouvoir.
L'effort de contenir la hausse de la part du roi d'Euphor et d' Altair2.
La conception et la construction de Goldorak, la formation de Duke, le jeu politique des partis, la vie de la famille royale, Duke qui grandit et lentement devient le héros que nous connaissons, un chemin vers un tragique et triste épilogue.
Approfondissement:
"Notre" Goldorak
En écrivant l'histoire nous nous sommes réservés une «licence poétique» réinterprétant les caractéristiques de Goldorak.
Goldorak a une forme embryonnaire de conscience: son cerveau artificiel fonctionne comme celui humain,” l'étincelle" jaillit dans ses neurones par la stimulation des pouvoirs esp du pilote et le logiciel qui simule une capacité de"critique" primordiale du robot, qui est capable d' analyser la situation et d'agir selon certaines règles, fixées par son cerveau artificiel.
Il s'agit de la transposition dans Goldorak du concept du cerveau aux positons des robots d'Asimov. Ils agissent selon les trois célèbres règles de la robotique, plus la Loi "zéro"ce qui permet à un robot d'être une machine offensive.
Ci-dessous il- y- a decrites les règles pour plus de clarté:
1. Un robot ne peut blesser un être humain ni peut permettre que, à cause de sa inaction, un homme reçoit des dommages. Cela à condition de ne pas entrer en conflit avec le principe zéro.
2. Un robot doit obéir aux ordres donnés par les êtres humains, à condition que ces ordres ne soient pas contraires à la Loi Zéro et à la première loi.
3. Un robot doit protéger sa propre existence pourvu que cette légitime défense ne soit pas incompatible avec la Loi Zéro, la première loi et la deuxième loi.
La loi Zéro:
0. Un robot ne peut pas endommager l'humanité, ni peut permettre que, à cause sa inaction, l'humanité subit des dommages.
La loi de zéro permet qu'un robot puisse blesser un être humain pour le bien de l'humanité entière, en plaçant le bien de la communauté avant le bien de l'individu. Ceci est l'escamotage pour programmer une machine à utiliser des éléments de défense.
Comme indiqué à plusieurs reprises dans le récit, Goldorak est programmé pour défendre soi-meme et le pilote, et s'enfuit avec Duke en suivant ce principe, après avoir calculé les chances de survivre en cas de collision. En bref, il peut choisir le moindre mal.
De même, on a dit maintes fois que Goldorak n'est pas un instrument offensant , mais il réagit seulement pour défendre (loi zéro)
Le cerveau aux positons est plutôt un dispositif de fiction inventé par Asimov comme une composante fondamentale du cerveau d'un robot, dont la pensée est un flux rapide de positrons. Leur logiciel a pour pierre angulaire les Trois Lois de la Robotique.
Les positrons sont anti-particules, l'antithèse des électrons, observés expérimentalement dans un laboratoire par Asimov quelques années avant d' écrire ses histoires. La réaction entre les deux particules (électrons et de positons) se traduit par l'anéantissement de la matière, que dans la vision d'Asimov devait conduire le lecteur à imaginer une sorte d'étincelle similaire à celle que dans la pensée humaine se produit dans les neurones.
Edited by runkirya - 29/4/2010, 22:23
