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Votes taken by .Luce.

view post Posted: 15/4/2024, 12:38     +1Auguri... pianetaazzurro! - Benvenuti & Compleanni
CITAZIONE (pianetaazzurro @ 15/4/2024, 13:23) 
Aster, Minerva... grazie.
Ciò che sta oltre il passo estremo é territorio sconosciuto e trascendentale a cui l'uomo da sempre tenta di dare spiegazioni, vuoi con la fede, con le varie correnti filosofiche, lo sciamanesimo, i culti pagani... indipendentemente dalla corrente che si é portati a seguire, non credo che dopo non ci sia niente e fatico a ritenere irrazionali quelle sensazioni che ci fanno percepire la "loro" presenza accanto a noi anche dopo il trapasso.
Ci sono, sono li che ci osservano e proteggono; sono soffio di vento, passerotto o sensazione. Sono probabilmente i fantasmi di cui l'umanità parla fin dalla notte dei tempi...

Grazie

Ti comprendo anch'io in pieno. Ne abbiamo avuti quattro, da tanti anni nessuno e non vedo l'ora di poter andare al canile a prenderne uno abbandonato. Non passa giorno che non pensi a loro, quanto ci siamo voluti bene!

Brenda
Riki
Viola
Lilli

avrei voluto foste immortali <3
view post Posted: 15/4/2024, 05:21     +1Fan art di sunnyday2000 - Commenti - Fan Art
:XD: ^U^ Cancer sta pensando: "Se è vero tutto questo, beato lui, io ci farei la firma. Di cosa si lamenta?"
:rotfl: :rotfl: :clap:

Edited by .Luce. - 15/4/2024, 08:37
view post Posted: 13/4/2024, 06:28     +1Tales Montagnana - Deliri Girellari
Che bello! Presenti tutti i tuoi libri? :] *_*
view post Posted: 12/4/2024, 06:49     +1Fan art di sunnyday2000 - Commenti - Fan Art
:XD: :XD: :XD: ^U^ ^U^ ^U^ :rotfl: :rotfl: :rotfl: :clap: :clap: :clap:

Fish è affranto e disperato... l'altro lo guarda quasi incredulo e la sua espressione è come dire: BEATO TE!!!

Bellissimo! :dio:
view post Posted: 11/4/2024, 15:46     +1Luce's fiction gallery - commenti - Fan Fictions
CITAZIONE (Nikoll @ 10/4/2024, 09:26) 
Infatti ;P noi c'eravamo :*:

(: <3 <3 Meno male! <3

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view post Posted: 11/4/2024, 06:55     +2Luce's fiction gallery - commenti - Fan Fictions
Grazie: è un'idea che mi è venuta il giorno stesso in cui l'ho scritta. Volevo ricordare l'evento, ma cercare un modo originale per farlo.
:thx:
view post Posted: 8/4/2024, 07:51     +1Genesi e ispirazioni dei personaggi dei cartoni animati. - Anime
CITAZIONE (Stefano Ferri @ 7/4/2024, 21:37) 
Se leggi il romanzo di Heidi ti renderai conto che non si tratta di un ambiente così idilliaco.
Il nonno di Heidi è piuttosto violento e non così buono ( cmq un burbero benefico, non è che sia tanto buono neppure nel cartone...) come vediamo nel cartone.

Non l'ho letto, ma lo immaginavo.


Delari Venusia non era isterica e si vede. Lei era giustamente sconvolta nel sapere che il ragazzo non è terrestre.
E, benchè io sappia benissimo che tu non vedi la corrispondenza nei sentimenti, non abbiamo bisogno di ripeterlo, Actarus reagisce così, ha una sorta di raptus, poi si pente subito e si vede, perchè crede che lei non lo voglia più.
view post Posted: 8/4/2024, 05:31     +1Fan art di sunnyday2000 - Commenti - Fan Art
Argh! Violenza totale :val:

Come sarà rimasto, il povero Fish? :hate-mirror.gif: :?
view post Posted: 4/4/2024, 17:34     +3Luce's fiction gallery - commenti - Fan Fictions
Grazie <3 io e Nicoletta avemmo questa fortuna, e non abbiamo dimenticato.
La prima volta non si scorda mai.
view post Posted: 4/4/2024, 13:21     +4Luce's fanfiction gallery - Fan Fictions
4 APRILE 1978

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Non c’è bisogno di raccontare cosa fu per noi quella data e le conseguenze nel corso dei mesi e degli anni che seguirono.
Voglio piuttosto narrare il pathos dei nostri eroi, i quali, benchè in patria avessero debuttato il 5 Ottobre 1975 (un fiasco, rispetto ai primi due Mazinghi), erano oltremodo nervosi.
L’Italia fece da apripista, i doppiatori considerati i migliori del mondo… e il pubblico… non solo infantile (anche se nessuno lo immaginava), quindi critico ed esigente. Terrestri e non, erano agitatissimi.


“Pant, pant… è tutto il giorno che corro, non ne posso più. Mancano solo cinque ore al debutto ora italiana 18,45 – Rete 2 – dicono sia importante. Nessuno mi aiuta: Venusia è nelle nuvole, Alcor non è ancora arrivato, Procton fuma la pipa serafico guardando il cielo, e Mizar non la smette di mirare il puledrino insieme ad Actarus. Qui finisce male, lo dico io. Già prevedo un coro di fischi così forte che lo sentiremo dall’Italia al Sol Levante”, mormorò Rigel quasi disperato, mentre con fatica portava un secchio d’acqua nelle stalle.

Su Vega non è che se la passassero meglio: erano agitati e coi nervi a fior di pelle, volevano a tutti i costi fare bella figura, speravano di avere un bel primo piano, doppiatori con voci chiare, possenti e da tenore.
“Come si vede lo schermo in Italia?” domandò Gandal.
“E che ne so! Credo abbiano già la TV a colori, ma solo un’esigua minoranza la possiede”, ripose aspra Lady Gandal.
“Cooosaaaa??!!! Niente colore? E io come faccio?” gridò Re Vega al colmo della delusione, pensando al suo guardaroba variopinto che sarebbe apparso in uno scialbo bianco e nero.
“Sentite, la cosa grave è che il primo ad apparire sarà Hydargos. Portategli via tutte le bottiglie, anzi, al posto del liquore mettete tè amaro e succo di ananas. Che sia sobrio, ben lucidato e in grado di comandare i soldati”, ordinò Gandal piuttosto deluso di non essere lui il primo veghiano ad essere visto dai telespettatori italiani.

“Papà! Che ci fai nelle stalle? Vai subito sulla torretta avvista UFO!”
“Ma come, Venusia, mi rimproveri sempre di passare tutto il mio tempo lassù, di non aiutarti nei lavori, e adesso…”
“Adesso andiamo in onda, lo vuoi capire?!! Fai presto. C’è ancora un po’ di tempo, io e Actarus andiamo a lavarci e pettinarci.”
“E perché?” domandò Rigel sospettoso.
“E’ dall’alba che lavoriamo, siamo sporchi, sudati, e non dico altro.”
“Certo, ma in televisione la puzza non si sente, è una scusa perché vuoi stare sola con Actarus, ma io non lo permetto, non lo permetto. Venusiaaaa! Torna indietro!”
E Rigel cadde dalla scala della torre prima ancora di essere arrivato in cima.

“Alcor! Alcor!”
“La sento dottore, mi dica.”
“Dove sei? Non riusciamo a collocare la tua posizione. Hai lucidato il TFO? Tu e il disco sarete i primi ad apparire, dovete bruciare lo schermo! Chi ben comincia…”
“Tranquillo Procton, ho pensato a tutto. Ho una certa esperienza in materia.”


Sul pianeta Vega, si stabilivano dei piani. La prima puntata era molto importante, di solito decisiva. Se aveva successo, il pubblico avrebbe seguito tutta la serie, in caso contrario, no.
Dunque, appariva solo Hydargos con uno o due soldati. Personaggi bruttini e insignificanti. Per far colpo ci voleva una Naida, una Rubina, la tragica Mineo, una Shira bella e glaciale… ma loro sarebbero arrivate tardi, però si poteva provare a contattarle, giusto per farle apparire qualche istante.
Vega si collegò al pianeta Rubi, e solo dopo un’ora, qualcuno si decise a rispondere.
“La signorina non c’è” disse una cameriera mentre lucidava uno specchio.
“Non ha detto dove andava? E quando sarebbe tornata?” domandò il re impaziente a quella cretina dallo sguardo poco sveglio.
“La Comandante Mineo che fine ha fatto?”
“Sono settimane che non la vedo, penso sia andata ad addestrarsi non so dove…” rispose di malavoglia con la scopa in mano.
Stava per chiudere la comunicazione, quando apparve Rubina.
“Carissima! Lo sai che giorno è oggi, vero?”
“Certo che lo so: stasera c’è il gran Ballo di Primavera e io non ci potrò andare. Sono in piena tempesta ormonale, ho la faccia zeppa di brufoli e punti neri. Sono stata dall’estetista che mi ha conciata per le feste, ora sono inguardabile”, mormorò la ragazza fissando il pavimento con gli occhi gonfi di lacrime, mentre esibiva un viso coperto di crema biancastra, i capelli unti, appiccicati e raccolti in una retina.

“Niente da fare! Un momento, Naida è nostra prigioniera, possiamo farla vedere.”
Un soldato portò la ragazza davanti al sovrano. Non c’era quasi niente di lei che ricordasse la bellissima giovane dell’episodio 25. Occhi pesti, colorito verdastro, capelli che non vedevano lo shampoo da mesi, l’espressione funerea.
“Riportatela indietro, e ditele di farsi un bagno! Smettete di torturarla e datele da mangiare.”
Shira non era in casa, disse suo fratello, e da giorni non aveva notizie di lei.
Zuril si presentava benissimo, ma chissà dov’era in quel momento.
Haruck era meglio lasciarlo tra i suoi piccioni, mentre Markus aveva perso la memoria. Kein doveva apparire al momento giusto, adesso non andava bene.
“E io non sono la primadonna” pensò il sire sconsolato. “Pazienza! Ci rifaremo più avanti.”

Da una stanza vicino, si sentivano le urla dei coniugi Gandal.
“Io non voglio quella voce stridula, è brutta! Come si chiama quella doppiatrice?” gridava lei, mentre usciva dal cranio con tale impeto che rischiava ogni volta di sfondarlo.
“Mia signora, abbiate pazienza per 25 puntate, dopo sarete un’altra, guardate qui.”
“Aaaarrghhhh! Una bella signora con il corpo di quello là! E che manacce! Che unghie terribili!”
“Oh! Piano con le offese. Ho fatto anni di culturismo” precisò Gandal battendosi il petto con orgoglio.

Hydargos, pieno d’ansia, tracannò una bottiglietta di gin che teneva nascosta in fondo al cassetto, poi si spruzzò in bocca un liquido che sapeva di menta fresca.


Il dottor Procton si era ritirato nelle sue stanze per cambiarsi, mentre i suoi tre collaboratori erano pronti ai loro tavoli, ben vestiti e pettinati.
“Venusia! Sei pronta?”
“Ancora un momento papà, devo decidere la gonna da indossare. Pensavo di anticipare la divisa della puntata 37.”
“Non se ne parla nemmeno! Scendi subito così come sei, se vedo quella minigonna indecente la brucio”, gridò suo padre furibondo.
“Mizar! Vieni, che si è fatta l’ora anche per noi” disse Actarus.
“Sono pronto, e anche il puledro è lustro a dovere.”
“Ragazzi, manca pochissimo, ho paura…” mormorò Venusia angosciata torcendosi le mani.
“Fai finta di niente, disinvolta, come non ci fosse nessuno” le disse Rigel più nervoso di lei.
“Ecco, è partita la sigla. C’è una biondina che presenta: “Buona sera con… Superman e Atlas Ufo Robot.”
“Noi ci siamo tra un po’ allora, riprendiamo fiato un attimo, ragazzi.”
Mizar puntò il dito, e con occhi dilatati, fece notare a tutti i presenti: “Guardate! Hanno scritto Atlas come fosse il titolo della nostra serie, ma invece significa manuale di istruzioni! E’ sbagliato!”
“E’ vero” confermò Procton lisciandosi i baffi.

Tutti risero di cuore, e da quel momento non ebbero più alcun timore, ma furono ben felici di essere i protagonisti indimenticabili e indimenticati di quella serata di primavera, ormai passata alla storia.


FINE


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