CITAZIONE (Minerva X @ 7/9/2020, 13:45)
Però Banjo è anche ombre, nonostante come personalità siano lontani anni luce trovo che abbia molti punti in comune con Tetsuya, entrambi con un profondo dolore che si portano dietro e che li ha segnati profondamente, entrambi fissati con la guerra che vedono come unico scopo nella loro vita (qualcuno direbbe psicotici guerrafondai), entrambi svuotati quando si ritrovano davanti le loro fragilità.
Banjo ha un grandissimo dolore che si porta dentro e questo si nota molto(nell'episodio del suo incontro con Minamoto e con la vista della trasformazione in meganoide di sua madre e di suo fratello nel bellissimo episodio di Preud), una immensa rabbia che il piu' delle volte tende a renderlo cieco, a disumanizzarlo quasi.
Vero.
Ognuno di noi proverebbe i medesimi sentimenti di Benjo nel vedere la propria famiglia sterminata.
Sterminata in nome di un piano folle e utopico: abbandonare la propria umanità per acquistare un corpo mille volte più forte fisicamente, perchè non si vuole o si riesce a trovare dentro di sè la propria forza,quella che appartiene ad ognuno di noi.
Emblematici sono le puntate con il comandante Jira o quella del compagno d'infanzia Kidogawa.
C'è un però:sia Benjo che Tetsuya combattano per difesa, non sono mai i primi a lanciare l'attacco.
Non si può iniziare una guerra e continuarla con un bel sorriso stampato sul volto.
Vi è un altro però:Benjo,come hai ben scritto ha due peculiarità,o lo si ama o lo si detesta.
Chi lo detesta,lo immagina come un pazzoide,non avendo capito nulla della serie in sè.
Molto ci ha messo lo zampino il riadattamento della ex_dynamic Italia che si è letteralmente inventata il finale.
Ha portato portato troppo la figura di Benjo a schiacciarsi unicamente verso l'odio verso il padre, da quì la versione del "Benjo pazzoide".
Haran Benjo è ben altro.
Nel capire meglio la sua figura devo ringraziare l'utente Usagichan, che mi ha spiegato bene tutta la vicenda in cui s'inserisce il nostro e s'inseriscono i meganoidi.
i meganoidi sono quelli che aspirano ad un corpo quasi divino,potente mille volte più di quello umano,che quindi disprezzano e ritengono inutile.
Il nucleo è proprio questo:Benjo si oppone a questa visione distorta, una visione in cui i deboli e gli arrivisti possono cadere.
Egli è convinto che l'esssere umano posso diventare forte guardando in sè,acquistando quella forza "reale" che gli è propria e forse non sà di poter raggiungere.
Ecco perchè rifiuta il suggerimento del padre mentre è svenuto:non lo rifuta in quanto tale ma perchè ha già capito che quella sia la strada e l'ha già intrapresa da diverso tempo,ossia da quando i meganoidi hanno iniziato i loro folli piani verso i civili terrestri.
Col suo "
Boku ha iya da", ovvero "
Io..no!", non vuole e non accetterà mai di diventare un meganoide per nessun motivo al mondo.
Non vuole avere un corpo più potente di quello umano,non vuole buttare via la propria umanità, non vuole in definitiva aderire al credo dei meganoidi.
Il dogma meganoide proibisce il sentimento umano.
Benjo combatte questo dogma imposto ed è per questo che non uccide Maria e Franken.Riconosce anche quel sentimento di rispetto che esiste tra gli umani ma non tra i meganoidi ed è per questo che apprezza il gesto del comandante Buncher nel vendicare la sorte dei suoi sottoposti Degarashi e Dobin.
Alla fine della puntata,la n.19, infatti si prenderà la briga di seppellire i loro corpi.
E' un particolare che passa inosservato ma che invece rivela anche il carettere dello stesso Benjo:egli non aveva alcun bisogno di dare loro una sepoltura eppure lo fa perchè intuisce quel lato umano di Bucher che ha mostrato alla fine morendo per due semplici soldati.