Il Risveglio della ForzaPersonalmente lo giudico un film ottimo; ha uno spessore intenso e un ritmo appassionante, abbastanza parallele da divertire gli spettatori di un tempo senza plagiare, e inoltre offre molti spunti nuovi e interessanti. Forse manca un po’ di umorismo, ma non si può dire che non ci sia per niente. (Un paio di volte mi sono piegata in due dal ridere: quando la nave chiamata un „ammasso di ferraglia” si rivela essere il Millenium Falcon, o quando Finn e Han Solo discutono se gettare Captain Phasma in una pressa per l’immondizia.) E meno male che la Forza ha ripreso il suo ruolo centrale.
Trovo anche molto piacevole che questa volta gli autori non abbiano utilizzato tanti effetti speciali come nei prequel; quanto bastano ma non troppo. Bello anche che a volte siano state adoperate tecniche teatrali semplici quanto efficaci, ad esempio inondando di luce rossastra la scena dell’uccisione di Han.
Come spettatori siamo confrontati con un mondo diverso e inaspettato. I nostri eroi non avevano trionfato alla fine? Non erano riusciti a far vincere il Bene e sconfiggere il Male? Che ne è stato del tanto atteso lieto fine?
Al posto dell’Impero e della Ribellione ora ci sono il Primo Ordine e la Resistenza, e di nuovo non c’è pace nella galassia. Han e Leia si sono sposati e hanno avuto un figlio, che però è passato al Lato Oscuro, il che tra l’altro ha portato alla separazione dei genitori; e il matrimonio non è mai andato troppo bene (non sorprende, date le loro differenze di temperamento e di vedute). Luke era divenuto un maestro Jedi, ma aveva fallito.
È comprensibile perché molti fans non sopportino questi film: presentano per certi versi un disincanto della leggendaria storia classica. I nostri eroi avevano „vinto il male”, ma a quanto pare non erano riusciti a portare la galassia in un futuro migliore; al confronto con la nuova realtà le loro decisioni, i loro stessi caratteri si sono rivelati ingenui e limitati.
Insomma cerchiamo di digerire questa nuova costellazione, e vediamo quel che c’è di nuovo nella galassia.
In primo piano troviamo nuovamente una femmina forte e coraggiosa, ma anche dolce (per esempio a differenza di Leia, a volte piange) e innocente (aspetta il ritorno della sua famiglia, anche se in fondo sa che non ritorneranno). È graziosa ma non bellissima; a volte ha paura (ad esempio volendo fuggire dopo le visioni che ha nel toccare la spada laser di Luke), ma quando occorre non si trae indietro. Un personaggio molto umano, insomma.
Per la prima volta vediamo il volto di un assaltatore, e apprendiamo che è umano come gli altri e perfettamente capace di ragionare e decidere per se stesso. Da debole e vigliacco, Finn guadagna carattere nel corso della storia. Indovinata la dinamica tra lui e Rey: lei lo assiste nella fuga, e dopo lui rischia l’agognata libertà per tornare a salvarla. Diventano amici, ma non si innamorano - bellissimo questo cliché che non si avvera.
L’incorreggibile ma generoso Poe è un personaggio intensissimo e simpatico, per fortuna non è finito nelle sabbie mobili. Mi piace anche il contrasto tra lui e Finn, e l’amicizia che si instaura lo stesso.
Il che mi porta al punto più dolente di tutti…
Perché vige l’opinione che Kylo Ren non valga il lembo del mantello di Darth Vader?! Kylo è
molto peggio. È più potente nella Forza, più spietato e più crudele, un terrorista, assassino e patricida. Se voleva provare qualcosa a se stesso, può davvero esserne fiero. (Ugh.) Siamo rimasti spiazzati quando si è tolto la maschera perché ci aspettavamo una sorta di Vader, tutto consumato e cicatrizzato, o almeno un Sith in stile Darth Maul. Invece vediamo il volto di Ben Solo, un uomo sorprendentemente normale, figlio di Han che con la Forza non aveva nulla a che fare. Vader era un soldato dalla testa ai piedi, a cominciare dal fatto che non camminava: marciava, sempre. Kylo Ren fa pur sempre una certa impressione - finché si leva la maschera, annunciando una definitiva svolta della trama.
Come si fa a dire che l’attore è scelto male, e che i produttori / il regista ecc. non sapessero quello che facevano? Lo sapevano benissimo. Ci hanno fatto cascare come pere mature, manipolando alla perfezione le nostre aspettative. All’inizio sembrava quasi di vedere una nuova interpretazione di
Una nuova speranza, con la ragazza che lascia un pianeta deserto accompagnata da un robottino che contiene importanti informazioni, il malvagio mascherato e vestito di nero, ecc. Invece rimaniamo un po’ basiti e ci chiediamo cosa voglia dirci questa storia. Io penso che gli autori abbiano voluto sorprenderci e incuriosirci apposta.
Il personaggio di Kylo a modo suo fa perfettamente senso: se la Forza è legata ai sentimenti della persona, è logico che un uomo molto potente nella Forza debba essere emotivo, e i lineamenti di Kylo rivelano una profonda vulnerabilità. Anche nel caso di Anakin erano stati i suoi forti sentimenti a perderlo, e Kylo / Ben come lui è un uomo giovane stracolmo di molteplici dubbi ed contradittorie emozioni. In ogni caso un personaggio sfaccettato e interessante, per cui prevedo ancora uno sviluppo complesso.
Concedo che Kylo Ren non è l’erede di Darth Vader. Ma Ben Solo è il degnissimo erede del disgregato e conflittuale Anakin Skywalker.
Un po’ strano il suo atteggiamento con Rey: perché la rapisce lasciando indietro BB8, per di più portandosela a bordo in braccio come una sposa? Perché davanti a lei, svenuta e legata, sta su un ginocchio e ci rimane anche dopo che si è svegliata, mentre davanti alla figura ingrandita e impressionante di Snoke sta in piedi?! Perché è la prima persona davanti a cui si leva la maschera? Perché invece di torturarla senza pietà come Poe, cerca di comunicare con lei? Perché risveglia la Forza in lei e nel duello finale le lascia il tempo di concentrarsi?
Se è potente come lui è la sua nemica e una temibile concorrente. Mah. Forse perché è una ragazza e la principessa sua madre gli aveva insegnato a comportarsi da gentiluomo.