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Posts written by H. Aster

view post Posted: 12/3/2024, 00:35     +3Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Si credeva una correlazione tra acqua e pestilenze. All'epoca del re Sole, lavarsi era considerato poco salubre, come se si andasse a "cercarsi" la malattia. Rousseau scandalizzò, quando consigliò il bagno del neonato.
Durante il Rinascimento invece ci si lavava di più. Lucrezia Borgia e non era un'eccentrica tra le signore, faceva il bagno ogni due/tre giorni e lavava i capelli una volta alla settimana.
view post Posted: 11/3/2024, 18:56     +3Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Temo che le nostre romantiche idee sull'essere una dama dei bei tempi antichi subirebbe una forte scossa, se potessimo tornare indietro nel tempo. Come disse non mi ricordo più che storico, un tempo puzzavano tutti: puzzava il contadino, il frate, il nobile e pure la castellana, e le città dovevano ammorbare.
view post Posted: 11/3/2024, 18:49     +3Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Storia dell'igiene intima in tre puntate.
Numero uno.

ISABELLA LA CATTOLICA
Per segnare ancora di più la differenza con i romani, da subito i cristiani ebbero la tendenza a prendere abitudini opposte: quel che andava bene per i pagani, non poteva essere decoroso per un bravo cattolico! Siccome i romani erano estremamente puliti, dato che era normale per loro recarsi quotidianamente alle terme, era ovvio che fosse necessario stigmatizzare tale abitudine.
Lavarsi fu quindi considerato disdicevole e peccaminoso: una persona attenta all’igiene sarebbe stata guardata con grande sospetto, e se donna, considerata come una prostituta.
Fierissima del suo essere cattolica fervente, Isabella si vantò di essersi lavata solo due volte in vita sua: alla nascita e prima del matrimonio.
Speriamo che re Ferdinando fosse amante degli aromi naturali – ma sicuramente, avrà puzzato pure lui!
view post Posted: 11/3/2024, 16:54     +2Il segreto del dottor Kabuto - Episodi Grande Mazinga
Sicuramente il fake di un utente di vecchia data, o sarebbe incorso nella coda di moderazione.
E poi punta il dito contro gli "sceriffi dietro una tastiera". Molto coerente e coraggioso.
view post Posted: 10/3/2024, 18:57     +2Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
PAGANINI
In un salotto in cui era presente il celebre violinista, un pianista pensò bene di vantarsi: – Quando tengo un concerto io, c’è una tale folla che accorre, che la gente si accalca fin nei corridoi!
– Non è nulla – ribatté Paganini, in tono soave – Quando suono io, i miei concerti sono così affollati che persino io sono costretto a restare in piedi!
view post Posted: 10/3/2024, 18:51     +3Il segreto del dottor Kabuto - Episodi Grande Mazinga
Sacha, qui non è questione di quel che si può o meno criticare: per carità, tutto è criticabile, io per prima che amo Goldrake sono capace di vederne i difetti.
Il problema è un altro.
Praticamente, non perdi occasione per far sapere a tutti che per te Goldrake è una lagna (parola tua), eccetera.
Bene, il messaggio è ampiamente pervenuto. Lo sappiamo. E come potremmo non saperlo, dato che ci ripeti la tiritera ogni tre per due?
Gigi, dotato di santa pazienza, ha provato più volte a farti capire che non va bene questo tuo comportamento.
Gotan ha tentato anche lui, ottenendo un nulla di fatto.
La richiesta che ti facciamo TUTTI noi dello staff è quella di non ritirare fuori ogni volta questa tua antipatia.

Cito testualmente:

CITAZIONE (SACHA 1970 @ 21/2/2024, 00:01) 
L' ep. 33 le gambe d Mazinger dove c' è uno scontro micidiale che x vederne uno uguale in quella lagna d Goldrake nn ne sarebbero bastate 1000 puntate.
Siete un pò distratti....

Oltre all'insofferenza per Goldrake (padronissimo, per carità) qui traspare un certo sprezzo per chi invece la serie l'ama. Sui gusti non si discute, ma anche quelli degli altri vanno rispettati. Ok?
Spero di non dover tornare più sull'argomento. Grazie.
view post Posted: 9/3/2024, 18:15     +3Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
ROSSINI
Dopo essere stato lungamente pregato – e scocciato – per avere un parere su certe composizioni, Rossini decise di acconsentire, se non altro per liberarsi dal seccatore. Esaminati gli spartiti, il responso fu: – Mi compiaccio davvero: in quest’opera v’è del bello e v’è del nuovo…
Moto di gioia del seccatore, che Rossini però gelò subito:
– …peccato però che quel che è bello non sia nuovo, e quel che è nuovo non sia bello.
view post Posted: 9/3/2024, 08:40     +4Auguri a tutte le donne - Benvenuti & Compleanni
Mi scuso, ieri giornata piena e non mi era arrivata la notifica a questo thread. Mi era sfuggito.

Auguri a tutte le donne e a tutti i veri uomini, cioè quelli che le amano e le rispettano, e frazie a tutti voi.
view post Posted: 8/3/2024, 18:27     +4Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Per la giornata delle donne, un'altra storia romana, con una protagonista davvero in gamba.

ORTENSIA
Cesare era morto da due anni, la guerra civile infuriava e le casse di stato erano, com’è ovvio, vuote. All’epoca governava il Secondo Triumvirato, Marco Antonio, Ottaviano e Lepido. Occorrevano sesterzi per continuare la lotta a cesaricidi; ma dove trovarli, dato che i contribuenti erano stati spremuti e rispremuti?
Si trovò la risposta: se i cittadini erano già stati salassati, bisognava batter cassa alle cittadine. Le donne, infatti, erano proprietarie di dote, anche se non potevano disporne dato che ci pensava il marito.
Individuate circa millequattrocento matrone possidenti e sole, prive cioè di padre e marito che potessero proteggerle, si inviò loro l’ordine di stimare i propri beni su cui si sarebbe calcolata la tassa, pena atroci ripercussioni pecuniarie in caso di dichiarazioni false e omissioni. Addirittura, era previsto un ricco premio per eventuali schiavi delatori.
La matrona romana, si sa, era allevata per essere silenziosa, docile e obbediente al pater familias; quella volta, le signore esplosero. Bisognava agire, ribellarsi a quell’ingiustizia.
Per prima cosa, un gruppo di matrone andò a parlare con le donne dei Triumviri, perché intercedessero per loro. Alcune, come Giulia madre di Marco Antonio e Ottavia sorella di Ottaviano, s’impegnarono in tal senso; altre, come la simpaticissima Fulvia moglie di Marco Antonio, le cacciarono in malo modo. In ogni caso, fu un niente di fatto. La tassa incombeva sui patrimoni femminili di Roma.
L’unica speranza era trovare un avvocato disposto a patrocinarle nel foro, davanti ai Triumviri: ma tutti, vedendo la faccenda come una causa persa, rifiutarono.
Fu allora che entrò in scena Ortensia. Era figlia del defunto Quinto Ortensio Ortalo, grandissimo avvocato; quello che aveva chiesto a Catone la moglie in prestito, per capirci. Dal padre, Ortensia aveva ereditato la parlantina sciolta e l’intelligenza pronta, e sempre da lui aveva appreso le leggi e l’ars oratoria. Assunse la difesa delle donne di Roma, e si recò nel foro a capo di un gruppo di matrone.
Ortensia sapeva il fatto suo: per i romani era disdicevole che delle donne parlassero in pubblico, quindi occorreva far capire che, se si era arrivati a tanto, lo si era fatto perché non c’era stata altra scelta. Quindi, per prima cosa informò che le matrone, come d’uso, si erano rivolte alle donne di famiglia dei Triumviri, ma non avevano ottenuto nulla.
Come secondo punto, fece notare che le guerre civili avevano privato le donne di padri, mariti, fratelli e figli maschi adulti: le matrone erano quindi sui iuris, dovevano rappresentarsi da sole, non avendo più uno straccio di maschio che potesse farne le veci.
Una volta fatto accettare questo – e difficilmente si sarebbe potuto negare, visto lo sterminio vero e proprio che si era creato nella popolazione maschile – Ortensia passò al punto tre: i loro padri, dando loro una dote, avevano destinato le donne a una certa posizione economica e sociale: privarle di questa dote avrebbe significato andare contro i desideri dei loro genitori, il che contravveniva al mos maiorum, le vecchie usanze, tanto care ai romani.
– Le donne sono escluse dalla magistratura, dai pubblici uffici, dal comando e dalla res publica – concluse Ortensia, ormai lanciatissima – Perché allora dovrebbero pagare le tasse?
Fu un momento storico: una donna aveva osato attaccare pubblicamente gli intoccabili Triumviri. Fu ordinato alle signore di andarsene dal foro, e furono costrette a sgomberare; ma allora insorse la gente in loro favore, trascinata com’era dall’arringa di Ortensia. I Triumviri dovettero cedere, anche se parzialmente: condonarono la tassa a un migliaio di donne, facendo pagare solo le quattrocento più ricche. Non potevano certo perdere la faccia davanti a delle femmine, loro!
Nei tempi successivi, perché un simile scandalo non si ripetesse, i romani impedirono per legge che le donne potessero postulare pro aliis, perorare cause altrui. Ne avevano avuto abbastanza, di una donna avvocato! Preferirono quindi zittire le matrone perché, come ebbe a dire Catone l’Uticense: – Non appena le donne avranno la parità, saranno superiori.
Insomma, i grandi romani, i conquistatori del mondo di allora, avevano paura delle donne.
view post Posted: 8/3/2024, 18:23     +1Pettegolezzi storici - Scienza e Conoscentia
Caspita, non sapevo che la figlia di Byron fosse stata una scienziata di una simile levatura!
view post Posted: 8/3/2024, 18:21     Cerottini (per l'anima) - Deliri Girellari
Sono stata male su treni, aerei, navi e automobili, ma mi piace molto viaggiare con i primi tre. L'auto mi mette ansia, anche se mi contengo molto. Ma non sono rilassata.
Le altezze non mi piacciono: detesto gli ascensori a vista. Se mi tocca salirci, mi giro verso la parete.
view post Posted: 8/3/2024, 08:45     +2Parliamo di cucina - Il Manicomio
Infatti! Chi lo mangia? Troppo carino!
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